Anoressia Inversa: di cosa si tratta?
Un disturbo in crescente aumento negli ultimi anni è proprio il cosiddetto Complesso di Adone (Reverse Anorexia). Si tratta di un disturbo che colpisce prevalentemente i ragazzi e gli uomini tra i 25-35 anni e rappresenta l’altra faccia dei più noti Disturbi dell’Alimentazione come l’anoressia. Infatti l’analogia speculare con le caratteristiche dell’anoressia nervosa, ha portato a identificarlo con il nome di Anoressia Inversa.
Ma come si manifesta l’anoressia inversa?
Le persone affette da Reverse Anorexia sono particolarmente affascinate dal conseguimento del “fisico perfetto”; sono costantemente preoccupati di apparire piccoli e magri anche quando non lo sono. Si dedicano in modo compulsivo all’esercizio fisico con lo scopo di aumentare la propria massa muscolare e si sottopongono a diete molto restrittive. Quasi sempre ricorrono anche all’uso di steroidi anabolizzanti.
Nella quotidianità, come osservato da Klein, si caratterizzano per un forte isolamento; come le persone anoressiche sono coinvolte in un processo sociale che le porta a evitare gli altri, a causa di un senso di inadeguatezza. Per compensare le loro insicurezze intensificano la loro attività fisica indirizzata a scolpire i muscoli in modo da apparire più “intimidatori”, in una sorta di circolo vizioso. Inoltre, sebbene aspirino a esibire un alto grado di sicurezza, la loro autostima tende a essere piuttosto bassa e la loro “corazza” sarebbe utilizzata per proteggersi dal confronto con il mondo esterno.
Solo in Italia sono circa 60.000 le persone affette dal Complesso di Adone. Per meglio comprendere i fattori che hanno portato alla comparsa di questo disturbo, è necessario esplorare come si sia modificato negli ultimi anni il concetto di mascolinità. Negli ultimi decenni l’avvicinarsi ad una “parità dei sessi” ha portato gli uomini a sentirsi insicuri e minacciati nella propria virilità, cercando strategie per percepirsi come ipermascolini .
L’immagine mediatica dell’uomo ideale, a differenza delle donne, non è incentrata sulla magrezza, bensì al contrario sulla presenza di muscoli importanti e ben definiti.
È noto a tutti come l’immagine corporea sia correlata all’autostima nelle donne, ma non si è portati a considerare quanto essa influenzi anche l’autostima dei ragazzi e degli uomini di oggi.
Le numerose pressioni culturali circa un modello maschile a cui aderire, rivestono perciò un ruolo significativo nell’incremento di vulnerabilità degli uomini stessi.
Alla luce di quanto considerato, è facile comprendere il boom delle palestre negli ultimi decenni e delle attività come il body building, sempre associati a regimi alimentari restrittivi.
Ciò ha portato i ricercatori a valutare correttamente il ruolo dell’esercizio fisico nello sviluppo dei disturbi alimentari anche nei maschi. Il comportamento ossessivo dei body builders ha una grande somiglianza con quello tipico dell’anoressia nervosa: l’impulso alla magrezza viene sostituito dall’impulso a ottenere muscoli enormi.
In termini preventivi, risulta molto importante il ruolo del pediatra nella rilevazione di comportamenti che possono precedere l’insorgenza dei disturbi del comportamento alimentare anche nei maschi così da poter pianificare interventi precoci e aumentare la possibilità di successo di tali interventi.
Dott.ssa Laura Caterina Viganò Psicologa
Per avere maggiori informazioni o parlare con la Dott.ssa Viganò, è possibile contattare il Centro Ieled via email all’indirizzo info@ieledmeda.it o chiamando il numero 327 4526668.
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