In tutto il mondo, le famiglie si trovano a dover affrontare i problemi scolastici dei propri figli. Non solo. Anche gli insegnanti a scuola si lamentano della grande frequenza delle difficoltà dei loro studenti.
Dagli anni ’70, in Italia, queste difficoltà sono state identificate e, finalmente, è stato possibile dare loro un nome specifico con caratteristiche specifiche grazie alla ricerca e alle pubblicazioni in ambito scientifico: Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA). Solo nel 2010, con enorme ritardo, grazie alla legge n.170, è avvenuto un vero e proprio riconoscimento legislativo di questi disturbi.
Nelle scuole, circa il 4% degli studenti presenta un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA).
Brevemente, citiamo le definizioni dei disturbi specifici, rimandando ad altra pagina ulteriori approfondimenti.
Dislessia (o disturbo specifico della decodifica di lettura): il bambino è intelligente, senza problemi emotivi rilevanti, ha seguito un adeguato insegnamento eppure presenta, fin dalla prima elementare, una marcata difficoltà nell’apprendimento della lettura. Non riesce a riconoscere le parole, le legge come se fosse la prima volta, ancora sillabando quelle più lunghe…senza pensare al numero di errori che commette leggendo…
Discalculia: il bambino è intelligente, senza problemi emotivi rilevanti, con un adeguato insegnamento ma… a volte il bambino fatica ad inserire correttamente i numeri sulla linea dei numeri e/o mette “a caso” i simboli > e < e/o non riesce ad imparare le tabelline…
Disortografia (o disturbo specifico della correttezza della scrittura): il bambino è intelligente, senza problemi emotivi rilevanti, con un adeguato insegnamento ma…non riesce ad apprendere come si scrive ciò che sente…e piovono errori su errori…sottolineature rosse e, al peggio, anche blu….
Disgrafia: il bambino è intelligente, senza problemi emotivi rilevanti, con un adeguato insegnamento ma…quello che scrive non si capisce, costruisce le lettere al contrario…per leggere i compiti sul diario, a volte, serve decifrare…
Nelle Raccomandazioni per la pratica clinica sui disturbi specifici dell’apprendimento la principale caratteristica di questa categoria è la specificità del disturbo: il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo lasciando intatto, tuttavia, il funzionamento intellettivo generale (il bambino è intelligente). Per capire questo lo specialista deve:
Inoltre, per poter fare una diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) dobbiamo capire:
Più precocemente ci accorgiamo delle difficoltà scolastiche dei nostri bambini più riusciamo ad agire in modo tempestivo: in questo modo i bambini stessi avranno la possibilità di usare strategie nuove e percepire di essere compresi.
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