Immagine corporea e adolescenza: il fenomeno del body shaming
Il body shaming (dall’inglese “body”, corpo, e “shame”, vergogna) è una forma di bullismo verbale che ha come oggetto l’aspetto fisico delle persone; consiste, infatti, nel fare commenti ed esprimere giudizi negativi circa le forme del corpo degli altri. Non si tratta certo di un fenomeno nuovo ma grazie a internet e ai social network ha raggiunto proporzioni mai viste prima poiché chiunque può diventare vittima/carnefice di questa forma di bullismo con estrema facilità e rapidità. I social network (ed in generale i media), oltre ad aver facilitato la diffusione del fenomeno, hanno anche contribuito ad alimentare un fondamentale aspetto alla base del body shaming: la diffusione di un ideale convenzionale di bellezza fisica perfetto, irrealistico e irraggiungibile. Tale modello precostituito permea sempre di più le nostre vite e tutto ciò che non si adegua ad esso è facilmente passibile di commenti negativi. In questo modo, più o meno inconsapevolmente, è stato facile diventare sempre di più dei giudici spietati di noi stessi e degli altri.
Il fenomeno del body shaming è molto diffuso e colpisce soprattutto individui di genere femminile (ma non solo!). Nutrimente Onlus ha promosso un’indagine che è stata condotta su circa 4000 italiani (maschi e femmine) di età compresa tra i 18 e i 55 anni attraverso il monitoraggio dei principali social network, blog, forum e community. L’indagine ha evidenziato che ben una donna su due (48%) afferma di essere stata giudicata negativamente per la sua forma fisica soprattutto in questo periodo dell’anno (estate). In adolescenza, le statistiche circa il body shaming assumono dimensioni davvero preoccupanti: il 94% delle ragazze, infatti, riferisce di essere stata vittima di tale fenomeno. Anche gli adolescenti maschi sono soggetti a opinioni sconsiderate e a commenti offensivi sul proprio corpo; in generale, il 65% dei ragazzi dice di essere stato umiliato pubblicamente per questo motivo.
Tutti noi abbiamo delle insicurezze e dei dubbi circa noi stessi e la nostra gradevolezza; inoltre, tutti noi proviamo vergogna quando veniamo additati. La vergogna è un’intensa emozione che, in qualche modo, ci comunica che siamo sbagliati, imperfetti e bisognosi di “aggiustamenti” per essere amati e accettati. Se una persone inizia a vedere il proprio corpo come qualcosa di sbagliato e non amabile è probabile che metterà in atto delle azioni per cercare di cambiarlo, a volte arrivando addirittura a maltrattarlo. Tutto ciò è particolarmente vero in una fase di vita complessa come quella dell’adolescenza; vediamo insieme perché.
Adolescenza e insoddisfazione corporea
Che cos’è l’adolescenza? È un difficile periodo della vita che potrebbe essere definito come una vera e propria “metamorfosi” sia fisica che mentale. L’adolescente si trova, infatti, a vivere un periodo di discontinuità nello sviluppo in cui spesso sperimenta il timore di non riuscire a reggere il confronto con i propri modelli e in cui spesso nascono sentimenti di inadeguatezza rispetto ad essi. Per quando riguarda il corpo, in questa fase di vita avvengono marcati mutamenti fisici e ogni ragazzo deve costruire una nuova immagine del proprio aspetto e percorrere il tortuoso cammino dell’accettazione di sé. L’immagine corporea (ovvero il modo in cui ci appare il nostro corpo) non è data solo dalle caratteristiche fisiche ma è strettamente legata alla dimensione emotiva. Diversi fattori come le esperienze passate, il contesto culturale e familiare, determinano quanta importanza ciascuno di noi attribuisce al proprio aspetto e la valutazione che di esso ne da. In particolare, per gli adolescenti la percezione del proprio corpo è fortemente influenzata dal parere di familiari e, soprattutto, di amici/coetanei. I loro giudizi contribuiscono, infatti, a determinare i modelli corporei con cui ciascun ragazzo si confronta per valutare il proprio aspetto estetico. Tuttavia, spesso, i modelli di bellezza prevalenti negli adolescenti sono poco realistici e improntati alla perfezione assoluta e, di conseguenza, difficilmente raggiungibili. Inoltre, tra i ragazzi dilaga la tendenza ad attribuire un’eccessiva importanza all’aspetto fisico, a discapito di altre caratteristiche della persona. Questa eccessiva importanza riservata all’estetica è frutto dell’errata convinzione che per essere socialmente accettati bisogna apparire in forma uguale, se non addirittura migliore, a quella dei modelli proposti dai media. Per tutte queste ragioni, in particolar modo in questo periodo di vita, la relazione con il proprio corpo è molto delicata e facilmente vulnerabile e influenzabile. Non stupisce che diversi studi abbiano evidenziato che l’insoddisfazione corporea è altamente prevalente in adolescenza più che in ogni altra fascia d’età. Tenendo in considerazione tutti questi aspetti ci appare chiaro il motivo per cui il fenomeno del body shaming trova terreno così fertile proprio tra i ragazzi.
I rischi del body shaming in adolescenza
Come abbiamo visto, l’adolescente è in una condizione di estrema vulnerabilità e per questa ragione tende ad accettare come reale qualsiasi valutazione che il gruppo gli trasmette. Se le valutazioni sono critiche, giudizi negativi, offese e se, in aggiunta, esse sono formulate pubblicamente (sui social network), le ripercussioni sul benessere possono essere più gravi di quanto si immagini. La vergogna per il proprio corpo e l’impossibilità di raggiungere l’aspetto fisico desiderato possono avere effetti drastici sull’umore, sull’ansia e sulla sicurezza di una persona (autostima). Di conseguenza, è più facile che vengano messi in atto comportamenti dannosi che hanno lo scopo di cambiare l’aspetto fisico (per es. attività motoria eccessiva, restrizioni alimentari) o che si scelga di intraprendere la strada dell’isolamento sociale. Queste dinamiche possono condurre a problematiche molto gravi soprattutto tra gli adolescenti che sono disposti ad ogni cosa pur di sentirsi accettati e desiderabili. Tra queste si annoverano i disturbi alimentari (anoressia e bulimia) e la depressione che, se non curate adeguatamente, possono degenerare e spingere persino al suicidio. Studi recenti hanno, infine, evidenziato che la pubblica umiliazione per le caratteristiche del proprio corpo influenza negativamente, oltre che il benessere psicologico, anche la salute fisica di un individuo.
Come combattere il body shaming
Date le gravi ripercussioni sulla salute che il fenomeno del body shaming comporta, è importante che questa forma di bullismo sia riconosciuta come inaccettabile e sia contrastata. È necessario promuovere un cambiamento culturale che spinga verso una revisione del modo in cui consideriamo il nostro corpo e quello degli altri. Nel nostro piccolo tale cambiamento può essere attuato compiendo delle piccole, ma importanti, azioni quando interagiamo con i nostri ragazzi. Vediamone insieme alcune:
- Promuovere l’empatia verso l’altro
- Ridimensionare il valore dei giudizi ricevuti tramite i social network
- Promuovere la condivisione delle emozioni negative relative al proprio aspetto
- Incoraggiare uno stile di vita sano e l’amore per il proprio corpo in termini di “cura” e non di mera bellezza estetica
- Favorire la messa in atto di attività che contribuiscono allo sviluppo della consapevolezza del proprio corpo e della sua utilità
- Incentivare la costruzione di un valore personale che comprende varie caratteristiche, evitando di attribuire eccessiva importanza all’aspetto fisico
Riconoscere le difficoltà è il primo passo per affrontarle! Spesso, quando si parla del proprio corpo e di vergogna, il passo più difficile è proprio ammettere di essere vulnerabili a questi aspetti. Il regalo più grande che possiamo fare ai nostri ragazzi è quello di offrire loro degli occhi che vedano questa sofferenza senza giudicarla.
Approfondisci nel blog: “L’emozione della vergogna nei disturbi dell’alimentazione”