Cosa è la Mindfulness
Negli ultimi anni si parla sempre di più di Mindfulness. La sua fama nonché rapida diffusione ha portato con sé non poca confusione, e la possibilità di cadere in errate interpretazioni è dietro l’angolo. Digitando “Mindfulness” nel vostro motore di ricerca molto probabilmente avrete accesso a corsi, spiegazioni di molteplici tecniche, approfondimenti sulla religione buddista o una serie di video con una musica rilassante come sottofondo. Ok, non fatelo; è come quando avete un leggero dolore intercostale e curiosando sul web i risultati della vostra ricerca vi danno per spacciati.
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Prima di chiarire i diversi dubbi ed addentrarci nei concetti chiave, è per me fondamentale definire cosa si intende con il termine Mindfulness. Certo non è semplice descrivere a parole, ciò che può essere compreso profondamente solo tramite l’esperienza diretta. Farò un tentativo, chiedendo aiuto a Jon Kabat Zinn, il medico che fu fra i primi ad applicare e constatare i benefici della Mindfulness nei suoi programmi terapeutici. Egli la definisce come “la capacità di porre attenzione intenzionalmente, al momento presente, in modo non giudicante”.
Tutto chiaro? In altre parole, si tratta di uno stato mentale che ci induce a prestare attenzione a tutto ciò che percepiamo internamente (nella mente e nel corpo) e esternamente (nel mondo che ci circonda). Tutto questo in assenza di giudizio, ovvero senza reagire o cercare di modificare e/o scacciare i pensieri, le emozioni e le sensazioni che emergono.
Non sembra affatto facile. Proprio per questo bisognerà munirsi di una certa dose di pazienza e tenacia perché, come per molte cose della vita, i risultati non sono immediatamente constatabili ed è necessaria la costanza nella pratica per ottenere i benefici della meditazione.
Siete pronti a mettervi in gioco? Buon per voi!
Per chi invece avesse ancora qualche dubbio, non perdetevi il prossimo articolo: I benefici della Mindfulness secondo la scienza
