Strategie sensoriali per la quotidianità: abbigliamento e vestizione
Antonio è un bimbo di 5 anni, alto e snello. Se potesse scegliere, indosserebbe sempre il pigiama, anche fuori casa! Dovendosi adattare, preferisce abiti morbidi di cotone, rigorosamente senza etichette. In inverno, non tollera i maglioni di lana e non vuole indossare sciarpa né cappello. Cresce a vista d’occhio e per i suoi genitori è difficile trovare l’abbigliamento adatto da acquistare, anche perché Antonio non ama mettere vestiti nuovi.
Antonio è un bambino che presenta caratteristiche di sensibilità sensoriale in rapporto all’abbigliamento e alla vestizione.
Può accadere che queste fatiche emergano per un periodo e si risolvano poi spontaneamente, oppure può essere che si tratti di caratteristiche individuali stabili che possono rientrare in quadri di disturbi della processazione o integrazione sensoriale. Come descritto per altre difficoltà sensoriali, tali caratteristiche possono essere frequentemente presenti in concomitanza ad altri disturbi del neurosviluppo.
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Quali stimoli sensoriali sperimentiamo durante la vestizione?
Anche la vestizione è un momento della quotidianità ricco di sensazioni sensoriali; per qualcuno può essere un piacevole momento di sperimentazione ed espressione di sé, ma per altri può essere un passaggio ricco di sfide sensoriali.
Svestendoci, cambia la temperatura che sentiamo sul corpo e rivestendoci entriamo in contatto con abiti spesso freddi rispetto alla nostra temperatura corporea. A seconda dei tessuti, poi, sperimentiamo sensazioni tattili differenti: il cotone è morbido, il jeans più duro, la lana pizzica… Alcuni capi d’abbigliamento sono larghi e comodi, altri possono essere stretti e dare un input propriocettivo più intenso. Possono esserci etichette o cuciture fastidiose, colli alti, maniche lunghe o corte; di conseguenza sarò molto contenuto o viceversa sentirò l’aria a contatto con la pelle. Poi ci sono sciarpe, cappelli e guanti, che in inverno coprono zone sensibili del corpo che di consuetudine restano scoperte. Anche le scarpe, a seconda del modello e della stagione, passano dall’essere stivali impermeabili pesanti fino a sandali aperti.
Cosa possiamo fare per supportare il bambino?
Nella quotidianità, è importante comprendere i bisogni individuali dei bambini e individuare le giuste accortezze per affrontare al meglio la giornata.
Anche per l’abbigliamento, possiamo provare a mettere in pratica alcune strategie sensoriali:
- lavare i vestiti nuovi prima dell’utilizzo, rendendoli morbidi e profumati come quelli a cui il bambino è abituato;
- permettere al bambino di toccare/esplorare/giocare con il capo d’abbigliamento prima di indossarlo;
- eliminare preventivamente le etichette se notiamo che creano fastidio;
- scegliere capi privi di cuciture o aventi cuciture esterne se risultano fastidiose per il bambino;
- scegliere il tessuto dei vestiti in base alle caratteristiche sensoriali individuali, prestando particolare attenzione ai capi a contatto con collo, testa e addome che sono zone sensibili;
- coinvolgere il bambino nella scelta, proponendo due alternative della stessa tipologia di capo.
Attenzione ai cambi di stagione!
E non dimenticate di tenere in considerazione il cambio di stagione!
Grande cambiamento per un bambino che si è faticosamente adattato ad alcuni vestiti: cambia la temperatura, la luminosità esterna, si trasformano suoni e odori e cambia anche l’abbigliamento. Maniche corte, pantaloncini e ciabatte in estate… felpe, giacconi, sciarpe, cappelli e scarpe chiuse in inverno… Cambia la sensazione tattile e propriocettiva sul corpo, probabilmente i bambini saranno cresciuti e molti vestiti saranno anche nuovi.
E se poi smette di piovere e ritorna una giornata calda? Il bambino accetterà un ulteriore cambiamento?
Ecco 5 strategie per accompagnare il vostro bambino anche nel cambio di stagione:
- passare gradualmente da un capo d’abbigliamento pesante a uno più leggero o viceversa;
- cambiare un capo d’abbigliamento alla volta, in modo da lasciare il tempo di abituarsi a nuove sensazioni senza essere sopraffatti da tante variazioni;
- aumentare progressivamente il tempo in cui si indossa un nuovo capo: iniziare proponendolo per pochi minuti, magari in casa, ampliando via via il tempo di utilizzo;
- scegliere tessuti e colori in base alle preferenze e ai bisogni sensoriali individuali;
- anticipare verbalmente o con supporto di immagini/fotografie quando avverrà il cambiamento: mostrare visivamente e far toccare il capo d’abbigliamento che verrà indossato.
Oggi abbiamo approfondito le sfide sensoriali nascoste nell’apparentemente semplice azione di vestirsi e abbiamo condiviso alcune strategie utili nella quotidianità.
Continuate a seguire il blog per scoprire altre strategie che possono aiutarvi a supportare i vostri bambini nelle attività di tutti i giorni!
Vi sembra di rivedere caratteristiche o difficoltà simili a quelle descritte in questo articolo nei vostri bambini? Non esitate a contattare un centro specializzato per l’età evolutiva!
Al Centro Ieled troverete un’équipe di professionisti disponibili e competenti con cui condividere le vostre osservazioni, concordare una valutazione specifica e, qualora necessario, avviare una presa in carico personalizzata sulle esigenze del vostro bambino.
Bibliografia
SENSIS, Associazione Italiana di Integrazione Sensoriale
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