Lo sviluppo del bambino da 3 a 6 mesi
In questo articolo proseguiamo il lavoro del precedente e ci soffermeremo sullo sviluppo del bambino da 3 a 6 mesi per scoprire insieme i principali obiettivi e traguardi in questa fascia di tempo.
Lo sviluppo del bambino da 3 a 6 mesi
La principale caratteristica di questo periodo appare il crescente interesse verso l’ambiente esterno. Se prima il bambino viveva in una sorta di onnipotenza in cui la realtà intorno a lui veniva percepita in modo frammentario, ora, con la presenza di maggiori capacità adattivee quindi di una maggiore predisposizione alla relazione, osserveremo una crescente curiosità e attivazione da parte del bambino all’interno della routine giornaliera. Maturerà l’interesse per gli oggetti esterni, a differenza dei precedenti mesi quando l’attenzione del bambino veniva catturata quasi esclusivamente dalle persone a lui vicine. Sarà presente un incremento della tolleranza alle sollecitazioni ambientali e quindi un aumento della tolleranza cinestesica e percettiva e un aumento della stabilità neurovegetativa.
Lo sviluppo motorio
Per quanto riguarda le competenze motorie all’età di 6 mesi il bambino mostrerà un buon equilibrio e un corretto allineamento assiale sia in posizione supina che prona. In posizione prona, mantenuta per brevi momenti nei mesi precedenti, il bambino riuscirà ora ad appoggiare sulle braccia completamente estese all’altezza dei gomiti, in questo modo avrà il capo maggiormente esteso, riuscirà ad osservare la realtà intorno a lui e ad interagire con essa riuscendo ad afferrare gli oggetti, se posti ad una distanza ottimale. Dalla posizione supina osserveremo che, se trazionato da un arto superiore, sarà in grado di appoggiare a terra l’arto controlaterale per assecondare e completare il passaggio posturale da supino a seduto. Intorno ai 6 mesi compariranno le prime reazioni paracadute, ovvero allo sbilanciamento anteriore e successivamente laterale il bambino reagirà appoggiando l’arto superiore a terra per non cadere (nei mesi successivi comparirà anche quello posteriore). La posizione seduta in questa fase sarà caratterizzata da una cifosi ad ampio raggio: il bambino avrà il busto flesso in avanti, gli arti inferiori flessi e quelli superiori in appoggio anteriore tra le gambe. Inizialmente da seduto gli arti superiori non saranno liberi dalla funzione di sostegno, solo successivamente il bambino riuscirà a svincolarli per brevi momenti, prima uno e poi entrambi contemporaneamente, in modo da integrare la nuova postura con l’attività manipolativa. Una delle principali conquiste di questo periodo è lo spostamento: il bambino sarà in grado di rotolare da entrambi i lati e modificare così autonomamente la propria posizione, effettuando il passaggio da supino a prono e viceversa. Osserveremo tra i 5 e i 6 mesi la comparsa del pivoting, ovvero la capacità in posizione prona di ruotare ad orologio in entrambe le direzioni. Si potranno inoltre osservare i primi tentativi di strisciamento, se facilitato dall’adulto.
Come accennato il bambino mostrerà sempre più interesse per gli oggetti intorno a lui, si osserveranno movimenti direzionati e coordinati per raggiungere gli oggetti all’interno del campo visivo per poi afferrarli intenzionalmente (sperimentazione della coordinazione occhio-mano). Il bambino riuscirà ora ad afferrare gli oggetti in movimento mediante una presa palmare o palmo-radiale, avrà interesse nell’osservare e scoprire le caratteristiche estrinseche ed intrinseche dell’oggetto; in questa fase il bambino sbatterà i giocattoli, li lancerà per terra aspettando che questi ricompaiano.
Lo sviluppo comunicativo
A livello comunicativo intorno i 6 mesi il bambino sarà in grado di produrre almeno quattro suoni differenti e mostrerà piacere nel produrre gorgheggi e grida di gioia. Vedremo che il bambino inizierà a cercare i suoni voltando il capo, rispondendo a tali suoni e “parlando” alle persone intorno a lui mediante l’utilizzo di vocalizzi e balbettii.
Lo sviluppo psichico-relazionale
In questi mesi il bambino mostrerà una maggiore curiosità per le persone e per la realtà intorno a lui; questo cambiamento è dovuto alla maturazione delle strutture cognitive sottostanti e al conseguente sviluppo psicologico.
Osserveremo che il bambino esplorerà il proprio corpo: si guarderà le mani portandosele alla bocca, afferrerà i propri piedini per giocarci. Il bambino si volterà in direzione della persona che lo chiama o gli sta parlando, mostrando curiosità ed interesse per le relazioni interpersonali rispondendo all’adulto utilizzando principalmente il sorriso sociale. Compariranno inoltre alcuni atteggiamenti preparatori, per esempio tenderà le braccia in direzione dell’adulto per essere preso in braccio quando vicino a lui.
Lo sviluppo percettivo-cognitivo
Per quando riguarda lo sviluppo percettivo-cognitivo osserveremo una crescente esplorazione visiva, specialmente degli ambienti nuovi al bambino. Ora verranno osservati e seguiti oggetti in movimento anche con moto irregolare, il bambino cercherà di afferrarli e portarli alla bocca (primo strumento di conoscenza) riuscendo a 6 mesi a tenerne uno per mano e ad osservarne contemporaneamente un terzo. Vedremo che, quando un oggetto cadrà al di fuori del campo visivo, il bambino inizierà a ricercarlo mostrandosi sorpreso e divertito quando il genitore lo farà ricomparire. Durante questo periodo il bambino sperimenterà sapori nuovi mostrando maggiore interesse per uno o per l’altro.
Cosa possono fare i genitori per favorire sviluppo del bambino da 3 a 6 mesi?
Per favorire lo sviluppo del bambino da 3 a 6 mesi i genitori possono fare una serie di cose:
- Promuovere l’utilizzo e la sperimentazione di diverse posture, la variabilità posturale è alla base della sperimentazione del proprio corpo e costruzione di un corretto schema corporeo.
- Aiutare il bambino a compiere i primi spostamenti orizzontali (rotolo ed iniziale striscio), facilitando i passaggi posturali piuttosto che svolgerli al suo posto.
- Stimolare l’interesse e la curiosità del bambino proponendogli differenti materiali in modo da mettere alla prova le proprie potenzialità; in particolare incentivare invece che negare la sperimentazione orale, strumento essenziale per conoscere prima sé e successivamente gli oggetti esterni.