TRATTAMENTI INDIRETTI PER PARLATORI TARDIVI – PROGRAMMA OLTRE IL LIBRO (dai 2 ai 3 anni)
“Oltre il libro” è un programma di trattamento indiretto pensato per bambini di 2-3 anni che mostrano un ritardo nell’acquisizione del linguaggio. Tale percorso è centrato sulla famiglia del bambino, i genitori sono molto coinvolti.
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L’obiettivo è quello di aumentare la frequenza e la qualità delle interazioni tra genitori e bambino,
in modo da promuovere lo sviluppo della comunicazione e del linguaggio.
Il materiale si basa sulla lettura dialogica. Tramite la lettura condivisa di libretti si cerca di aumentare
la qualità dell’interazione genitore-bambino. Si tratta di uno strumento molto utile, in quanto facilita l’emergere della comunicazione e del linguaggio; i genitori devono tenere conto degli interessi del
bambino e promuovono la sua partecipazione.
Nel programma “Oltre il libro”, oltre ai genitori e al bambino, sono coinvolte due figure cliniche:
logopedista e psicologo. Lo psicologo ha il compito di valutare le competenze cognitive
comportamentali pre e post intervento. La logopedista osserva invece l’interazione comunicativa
genitore-bambino ed offre la sua consulenza. Le due figure professionali si confrontano e decidono
se ritengono opportuno inserire il bambino in un programma di intervento.
Si tratta di un programma ben strutturato. C’è un protocollo che spiega come usare i libri, gli obiettivi
e le modalità. Si fanno incontri di gruppo tra genitori senza bambini ed è strutturato in 6 incontri di
2 ore ciascuno, per un totale 12 settimane, una o due volte alla settimana.
Il logopedista ha un ruolo importante nella gestione di questo percorso: è tale figura che conduce il
programma con i genitori, produce e organizza gli incontri, valuta le competenze dei bambini pre e
post trattamento, da feedback sui video registrati dai genitori in cui si possono osservare i momenti
di lettura condivisa col bambino. Il logopedista commenterà ciò che vede e darà dei consigli utili ai
genitori al fine di raggiungere una modalità di comunicazione sempre più adeguata col bambino. Dà
dei feedback sull’adeguatezza o meno delle strategie messe in atto dai genitori, facendo notare loro
anche piccole modificazione nel comportamento del bambino, ma anche nel genitore. Ad esempio
si può far presente come pre intervento il genitore potesse avere uno stile comunicativo molto
direttivo, svalutativo, mentre in seguito al trattamento uno stile più tutoriale.
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